Short track: i giovanissimi della Bormio Ghiaccio si fanno onore a Monaco

Una squadra giovane, anzi… giovanissima, ma decisamente agguerrita quella che si è presentata nel secondo week end di marzo 2016 sul ghiaccio di Monaco di Baviera per il “Munich Open”.

La trasferta tedesca non era originariamente prevista nel programma di attività della Bormio Ghiaccio; ma la società ha deciso di portare in trasferta i più giovani per consentire loro di fare esperienza, di avvicinare e confrontarsi con pattinatori di altre nazioni. Anche perché il calendario gare in Italia, per le categorie cosiddette “minori”, è davvero povero di appuntamenti.
Guidata da Adelio Antonioli e Lele Spechenhauser, la squadra della Bormio Ghiaccio si è presentata a Monaco con un gruppo di junior E e junior F, quelli che hanno fatto meno gare di tutti.
“Una gran bella gara, con le proprie categorie divise naturalmente maschi e femmine – sottolinea Spechenhauser -; i ragazzi della Bormio Ghiaccio si sono difesi, malgrado sempre qualche caduta di troppo. Ma come detto, queste gare servono anche e forse soprattutto per fare esperienza”.

Vediamo i risultati (completi si possono consultare su shorttrackonline.info)

  • Nella categoria Junior F femminile: 2^ Sara Martinelli, 5^ Chiara Rodondi e 7^ Greta Cristani.
  • Nella categoria Junior E femminile: 3^ Marianna Pozzi, 5^ Noemi Della Moretta, 12^ Arianna Peloni, 19^ Federica Cola
  • Nella categoria Junior E maschile: 1^ Giacomino Pedrini, 5^ Daniele Cola, 10^ Pietro Lanfranchi.
  • Nella categoria Junior D femminile: 2^ Desirée Pozzi, 3^ Margherita Pozzi, 8^ Elena Confortola.
  • Nella categoria Junior D maschile: 5^ Pietro Castellazzi.
  • Nella categoria Junior C femminile: 12^ Lucia Busi.

“Abbiamo preso parte alla Munich Open – spiega il responsabile tecnico della Bormio Ghiaccio, Adelio Antonioli -: il primo per dare una opportunità ai ragazzini della junior E ed F di fare esperienza in una gara internazionale. E questo anche perchè a livello nazionale quest’anno c’è stata una riduzione del numero di gare. Con Valtellina Trophy e Munich Open i nostri giovani atleti non sono stati penalizzati nella loro attività anche con due appuntamenti internazionali. A Monaco ci siamo presentati con 15 atleti, 8 del gruppo B e 7 del gruppo C che hanno avuto la possibilità di confrontarsi al meglio con atleti di tutta Europa. Ottimo comportamento di tutta la squadra con alcune individualità emergenti come Giacomo Pedrini che quest’anno si è fatto valere su tutti i circuiti, come Sara Martinelli e Desirée, Marianna e Margherita Pozzi. Al di là di qualche sbavatura, dovuta soprattutto all’inesperienza, sottolineo il fatto che siamo arrivati alle superfinal con 8 atleti su 15 che hanno preso parte all’evento su quasi 180 iscritti. Insomma, una trasferta positiva; per alcuni dei ragazzi è stata la prima esperienza all’estero ed a Monaco si sono trovati molto bene, sperimentando anche qualche novità”.

Il prossimo importante appuntamento è con la finale dell’Europa Cup in programma a Budapest dal 18 al 20 marzo 2016. In altro servizio proporremo una speciale presentazione con un primo commento sulla stagione…

Aggiungiamo, non perché meno importante, anzi, che in questo secondo week end di marzo si è conclusa anche la stagione della nazionale impegnata sul ghiaccio di Seoul in Korea per i campionati del mondo. Una partecipazione per la quale registriamo due aspetti in particolare: il doloroso forfait di Yuri Confortola, ancora una volta vittima di un incidente (stavolta in preparazione) che lo terrà lontano qualche mese dalle competizioni; l’esordio in un campionato del mondo per Stefano Giordano, parte di quella staffetta che ha chiuso al sesto posto (con Giordano e Rodigari). Quinta, vincitrice della finale B, la staffetta femminile con le ragazze cresciute nella Bormio Ghiaccio Fontana, Valcepina, Viviani, Peretti.
Circa i risultati individuali Lucia Peretti ha centrato la 17^ posizione assoluta, migliore tra le azzurre, con un 14° ed un 13° posto nei 1.000 e nei 1.500. Bene Arianna Valcepina che chiude al 12° posto nei 500 metri.