LA NOSTRA STORIA

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=== UNA BREVE STORIA DELLA PALLAVOLO BORMIESE ===

La pallavolo in Alta Valle prende avvio grazie alla buona volontà di un ristretto gruppo di persone, alcune delle quali tuttora operanti nel settore. Dopo le primissime forme di attività legate soprattutto a categorie già più adulte (campionati di prima divisione maschile e femminile), si è intrapreso un percorso che piano piano ha portato alla composizione delle primissime squadre giovanili, dapprima in numero assai limitato e poi in un crescendo che via via ha permesso al settore Pallavolo di diventare, attualmente, il primo in assoluto fra tutti i settori USB per numero di tesserati minorenni, che a oggi rappresentano addirittura l’80% dei tesserati. Negli ultimi anni la media delle formazioni targate USB che hanno partecipato ai vari campionati di categoria è di circa 15 squadre, il che significa portare ogni settimana sui campi di pallavolo decine e decine di giocatori, senza contare il numero dei collaboratori che vengono coinvolti nelle partite casalinghe tra arbitri, refertisti e accompagnatori. Un microcosmo di persone che “lavorano” perlopiù gratuitamente tutto l’anno, perché esaurita la fase dei campionati stagionali (che solitamente inizia a ottobre e si conclude a fine maggio) si resta ancora in campo per dar vita ai beach volley estivi, con i tornei organizzati in collaborazione con i vari gruppi sportivi locali (Rio Scianno, Amici dello Sport, Polisportiva Valfurva). Non va dimenticato, poi, il settore maschile, tuttora vitale e che viene curato e seguito con grande attenzione nonostante le enormi difficoltà che da anni ormai emergono a livello provinciale. A tutto ciò si aggiunga l’attività espletata con i giovanissimi attraverso la Scuola di Pallavolo e i minivolley, che coinvolge un altro centinaio di bambini e che rappresenta la fucina principale grazie al quale si alimenta tutto il settore: infatti, poter entrare nelle scuole a fornire – sotto forma di gioco e divertimento – i primi rudimenti della pallavolo consente ai bambini di approcciarsi con più facilità a questo sport e di indirizzarli verso una scelta sportiva che possa includere – accanto a sport più blasonati – anche la pallavolo. Dagli esordi a oggi i numeri si sono più che decuplicati: a ciò ha contribuito, oltre all’encomiabile lavoro dei volontari, mai abbastanza ripagato, la decisione presa alla fine degli anni ’90 di far confluire l’attività pallavolistica in un’unica realtà e creare il settore Pallavolo dell’U.S. Bormiese, il che ha dato un’impronta di unità, di coordinamento e di razionalizzazione a tutto il comparto pallavolistico. Negli ultimi anni si è pensato di lavorare in modo più attento sull’aspetto tecnico: sono nate così collaborazioni durature con tecnici qualificati di altre società tra cui Matteo Lucarelli, che è rimasto a Bormio per 3 anni. Contando anche sul suo appoggio e sulla sua esperienza il settore Pallavolo ha deciso nel 2016 di proporre la propria candidatura ad ospitare una finale nazionale giovanile, che si è tradotta nell’assegnazione delle finali maschili di under 17. L’esperimento è andato a buon fine e le Federazioni, tanto quella regionale che quella nazionale, sono rimaste positivamente impressionate dall’organizzazione messa in atto da tutti. Ciò ha consentito di ripetere la manifestazione a Bormio anche per il 2017 (under 19 maschile), il 2018 (under 18 femminile) sino all’edizione corrente riservata alla categoria under 14 maschile. Complessivamente sono transitate per il Bormiese in questi anni un centinaio di formazioni e un migliaio di ospiti! Numeri non indifferenti, in un periodo normalmente considerato “stagione morta”. La pallavolo, insomma, ci si mostra nella sua duplice veste di sport “povero” eppure “ricco”: povero di investimenti (il corredo normale di un pallavolista, infatti, non richiede grossi esborsi economici) e forse ancora povero di risultati rispetto ad altre realtà molto più “selettive”; eppure ricco in termini di partecipazione e di potenzialità turistica! L’auspicio è che si possa continuare nella stessa direzione intrapresa, nella convinzione che anche la pallavolo possa rappresentare non solo un passatempo, ma anche una risorsa per noi tutti.

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