Con una partecipazione più contenuta a causa delle condizioni del meteo, domenica 3 maggio 2015 è andata in scena la Gran Fondo delle Alpi.
Nutrita e positiva la presenza dei ciclisti dell’US Bormiese. Ecco la loro classifica
MEDIO
83. EMILIO URBANI, US BORMIESE; M5 4 83 – 3:04:30
107. GIANLUCA VOLONTE’, US BORMIESE; M2 19 105 – 3:10:20
202. ALAN FIORELLI, US BORMIESE; M1 29 196 – 3:36:07
212. THOMAS ROVARIS, US BORMIESE; M1 31 206 – 3:38:35
214. DANILO GAFFURI, US BORMIESE; M3 31 208 – 3:38:36
DNS. MASSIMILIANO ANSELMI, US BORMIESE; M4
DNS. CLAUDIO MUSI, US BORMIESE; M1
DNS. MASSIMO SALA, US BORMIESE; M3
LUNGO
11. MICHELE ANTONIOLI, US BORMIESE; M2 2 11 – 3:52:35 +7:37
66. DIMITRI POZZI, US BORMIESE; M2 12 66 – 4:14:13 +29:15
Commento della gara a cura dell’Ufficio Stampa
Dopo il primo tratto di trasferimento a velocità rigorosamente controllata dalle moto della Scorta Tecnica che porta a Sondrio, il via volante viene dato ai piedi della prima salita che porta a Montagna in Valtellina e successivamente a Poggiridenti. Qui i migliori forzano il passo e prende vita la prima selezione di giornata, ma è sul tratto della panoramica che evade la fuga di giornata per opera di Maurizio Anzalone (Equipe Exploit) alla cui ruota si lanciano il piacentino Stefano Carini (Raschiani Valnure) e il monregalese Leonardo Viglione (Team UCSA).
Il battistrada procede compatto lungo la nuova ascesa di Castello dell’Acqua, ma è la salita di Teglio che cambia le carte in tavola. Anzalone perde contatto, ma in testa alla corsa si aggiunge il bormiese Christian De Lorenzi (Alta Valtellina Bike). Il terzetto procede compatto fino al bivio dei percorsi, dove sul mediofondo svoltano Viglione e Carini, mentre De Lorenzi si lancia solitario verso il granfondo con quasi quattro minuti di vantaggio sul gruppo degli inseguitori dove sono presenti i i favoriti della granfondo. Il duo Carini-Viglione si invola verso il traguardo di Chiesa in Valmalenco, dove la bagarre si scatena sugli ultimi tornanti ai -3 chilometri al traguardo, ma è sul rettilineo dell’arrivo che Leonardo Viglione precede il piacentino Stefano Carini. Terza piazza per Simone Favaro (Orobie Cup Team).
Tra le donne la vittoria va a Silvia Porcini (A.S.D. Team Solura) che precede di pochissimi secondi la bergamasca Carolina Rossi (Asd Team Isolmant). Sale sul terzo gradino del podio Natalia Glowa (Ciclotech).
Intanto sul granfondo si devono ancora affrontare le salite di Berbenno e di Triangia, prima di immettersi sulla provinciale della Valmalenco, che porterà gli atleti al traguardo.
Il bormiese continua la sua cavalcata, ma alle sue spalle, su Berbenno, i favoriti forzano il passo e sgretolano il gruppo. Ci prova Fabrizio Casartelli (Equipe Exploit) e a poche centinaia di metri dallo scollinamento di Triangia viene ripreso e superato un De Lorenzi ormai esausto. Si ridisegna lo scenario in testa alla granfondo con Casartelli, Paolo Castelnovo (Team Ucsa) e Sandro Caravona (Team Isolmant) a cavalcare indomiti verso il traguardo. Ai -4 al traguardo Casartelli lancia l’attacco a cui nulla possono i compagni di fuga, terminando la sua azione sotto lo striscione dell’arrivo a braccia alzate. E’ volata per il secondo posto, dove il milanese Castelnovo riesce a precedere il bergamasco Caravona.
Dominio completo della novarese Sabrina De Marchi (Team De Rosa Santini) nella corsa femminile, che precede di alcuni minuti la piacentina Viviana Brazzo (Team Perini Bike) e la svizzera Ylenia Polti (Mt Bike).
Tra le società, per numero di chilometri pedalati, primeggia la brianzola Makakoteam, seguita a ruota dal Pedale Lecchese, mentre al terzo posto si piazza la reggiana ASD Cooperatori.
Il trofeo Ugo Balatti, a cui è intitolata la Granfondo delle Alpi, viene consegnato dalla signora Giusy, la moglie di Balatti, a Riccardo Toscano del Como Bike.