C’è un momento che, solitamente, tutti utilizziamo per tirare le somme, per fare un bilancio di quello che abbiamo fatto. Ed il momento, solitamente, è proprio la fine di un anno…
Ma per la nostra associazione non c’è una stagione che finisce ed una che inizia; in verità non c’è un momento di pausa, perchè tutto si svolge senza soluzione di continuità, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, con un ritmo a volte davvero incalzante. E quasi non ci accorgiamo quando finisce un anno (solare) e ne inizia un altro…
Ci sono settori dell’Unione Sportiva Bormiese che hanno da poco terminato l’attività agonistica, ma non hanno il tempo di riposare perchè c’è una nuova stagione da preparare. Mi riferisco ad esempio al ciclismo che nel 2014 ha fatto la parte del leone in quanto ad eventi organizzati e che il prossimo anno vedrà la Gran Fondo Stelvio Santini promossa nel “Prestigio”. Ma anche al gruppo dell’atletica, impegnato sino a pochi giorni fa su tutti i terreni con i suoi ragazzi, con risultati sempre più convincenti.
Ci sono poi settori che proprio in questo periodo sono impegnati a tempo pieno (vedi pallavolo o short track); altri non smettono mai di lavorare (bocce o body building), altri si concedono in queste settimane pause meteorologiche prefissate (come il calcio, che però è già al lavoro per la festa del 30° di fondazione). Altri, come il settore manifestazioni, hanno appena preso fiato dopo le Bormiadi e sono pronti per nuove attività e nuovi impegni su neve e ghiaccio.
Insomma, in un modo o nell’altro, l’US Bormiese è sempre in pista, in campo, in palestra, sulle strade o sui sentieri.
Ecco perchè non è semplice provare a tirare le somme di una stagione sportiva, perchè è una stagione, fatta di tanti momenti, che non ha inizio e non ha praticamente fine.
Questo non significa che non si debba trovare un momento per fare qualche riflessione; qualche ragionamento su quello che abbiamo fatto e che ci apprestiamo a fare.
E la prima riflessione che voglio fare con tutti voi riguarda il nostro impegno come associazione che è, e resta, prima di tutto, rivolto ai ragazzi, alla loro educazione, formazione e crescita. Credo che la pratica sportiva, non parlo di agonismo (che, se mai, viene dopo), rappresenti da un lato un forte antidoto al disagio sociale e dall’altro un momento di sana aggregazione. Lo sport non vuole e non deve sostituirsi a cultura, partecipazione sociale, volontariato; ma credo possa essere uno strumento di crescita importante per la nostra società. E di questa importanza, sono convinto, devono rendersene conto anche e soprattutto le istituzioni (tutte!) che, sostenendo lo sport, la cultura, l’associazionismo non fanno altro che prevenire situazioni di disagio che vediamo aumentare anche nella nostra realtà.
E il sostegno che mi permetto di sollecitare a nome di tutti riguarda in primo luogo le strutture sportive; sono il luogo della crescita dei ragazzi e hanno bisogno di cura costante. E’ vero, la situazione economica ed il patto di stabilità, sembrano frenare gli investimenti degli enti locali. Ma potrebbero essere molto più onerosi gli interventi per ovviare ai mali del crescente disagio sociale.
La seconda riflessione riguarda la partecipazione, il sostegno, la presenza, l’impegno che circondano la nostra associazione. Ed a questo proposito vorrei ringraziare, a nome mio e di tutta l’US Bormiese, chi ci aiuta, anche in questo difficile momento economico, e che dimostra attraverso contributi e sponsorizzazioni, di credere nel nostro lavoro.
Vorrei ringraziare le famiglie che continuano ad avere fiducia in quello che facciamo, anche oltre ai risultati sportivi che, comunque, in quest’annata sono stati davvero tanti.
Vorrei ringraziare i nostri tecnici ed i preparatori, grazie ai quali i ragazzi possono prima imparare e poi, se vogliono, crescere e puntare al successo (perchè è importante e bello anche vincere oltre che partecipare).
Vorrei ringraziare, oltre alle persone che lavorano nella nostra straordinaria segreteria, le decine di volontari che rendono possibile l’attività istituzionale, quella di ciascun settore, ma ci consentono di essere sempre al top quando organizziamo piccoli e grandi eventi.
Infine un augurio a tutti perchè insieme si possano superare ostacoli e barriere che impediscono di condividere, davvero, percorsi ed obiettivi. In questo momento non serve chi fa uno scatto in avanti, perchè qui non si tratta di competizioni individuali; ma come le pattuglie di sci alpinismo, come le cronometro a squadre di ciclismo, come le partite di pallavolo o calcio, le staffette dello short track, si vince o si perde insieme. E noi insieme vogliamo provare a vincere.
Che il 2015 sia più bello per tutti!
Pierluigi Spechenhauser